martedì 24 giugno 2014
domenica 8 giugno 2014
UNA GIORNATA ALL' ARIA APERTA IMMERSI NELLA NATURA
FINALMENTE! Dopo tante ore di viaggio, siamo arrivati a destinazione: Cerreto Di Spoleto. Il profumo di gelsomino, camomilla e soprattutto di aria pulita, era fantastico! Il verde era il colore dominante, mischiato al cielo azzurro e splendente, per via del sole. Eravamo nella Valnerina. Quella di quest’ anno è stata una gita molto bella e divertente, alla scoperta di posti meravigliosi. Non solo il luogo era fantastico, ma anche le attività svolte: l’orienteering, inventata dai soldati norvegesi per esercitarsi ad orientarsi nel bosco, ed un fantastico giro in Mountain bike, due ore di assoluto relax immersi nella natura più profonda, in compagnia del fiume Nera che, con la sua brezza, ci rinfrescava dal sole cocente. Stare così all’aria aperta, tra monti, boschi ed animali, è stata una bella sensazione che ci ha fatto dimenticare la vita di tutti i giorni, completamente diversa. Appena arrivati, ci hanno diviso in squadre ed abbiamo sperimentato l'orienteering: ogni gruppo era provvisto di una bussola e di un foglio di carta su cui scrivere i codici degli azimut, cioè la posizione delle lanterne da trovare, con gli indizi per passare alla successiva. Anche se ci aspettavamo di più dall’orienteering, ci siamo divertiti molto perché è bello fare delle cose insieme agli amici della classe. E’ stata un’ esperienza positiva, interessante ed educativa. Grazie anche al bel tempo che ci ha accompagnati, abbiamo trascorso una bellissima giornata, ci siamo divertiti un mondo ed abbiamo imparato molte cose nuove, soprattutto che anche fuori dalla scuola le regole da rispettare sono ancora più importanti. L’attività più coinvolgente è stata però quella della pedalata in mountain bike. Abbiamo fatto con le bici un percorso lungo e tortuoso in una vecchia ferrovia. Si poteva vedere il fiume, ascoltare gli uccelli … insomma sentire la natura più vicina. In alcuni punti cerano delle frane e quindi molti sassi che davano fastidio e facevano cadere. Siamo passati sotto una piccola galleria, molto buia e fredda, dove abbiamo potuto notare gli antichi supporti del filo elettrico del treno. All’uscita abbiamo visto un piccolo cerbiatto morto, da noi ribattezzato “Bambi”, che ha spezzato un po’ la nostra allegria. Grazie al signor Maurizio (la nostra giuda) abbiamo potuto usare la bicicletta anche per conoscere cose nuove: piante, corsi d’acqua, animali. A volte ci faceva fermare e ci disponeva a pettine, facendoci osservare paesaggi, aspetti della natura che noi ammiravamo stupiti con l’espressione meravigliata dei bambini piccoli. Abbiamo percorso sentieri pieni di pozzanghere, sassi e buche, ma soprattutto abbiamo scoperto il valore di muoversi all’aria aperta in compagnia degli amici. Le uniche cose che non ci sono piaciute sono state il fatto che qualcuno ha bucato una gomma e che ci siamo sporcati tutti di fango.
Mentre aspettavamo che il pulman ci venisse a prendere, infine, ci spingevamo giù per una collinetta per divertirci.
Saliti sull’autobus eravamo più morti che vivi, ma tutto sommato è stata una bella gita ed una grande esperienza emozionante. Siamo ripartiti felici, stanchi e … abbronzati.
CLASSE 1E
Sc. Sec. Di 1° grado “G.
Leopardi”
Sede di Borgo San Giacomo
Ciak si gita: pensieri e parole
Sono
stati giorni indimenticabili quelli trascorsi in gita il 5, 6 e 7 maggio, infatti ci è stata data la
possibilità di visitare alcune città della Campania: Castellabate, Paestum ed
Agropoli. Gli aspetti che si possono apprezzare maggiormente di queste località
sono la spettacolarità dell’ ambiente, gli splendidi paesaggi marittimi ed i “punti panoramici” dai quali ammirare tutta
la bellezza del mare, dei porti ed il fascino delle case arroccate. (Pierpaoli)
Quella
della gita è stata una meravigliosa esperienza fatta da tutti noi, piena di
nuove amicizie, nuovi amori, litigi, riappacificazioni, ma soprattutto di
emozioni e di divertimento. (Tedoldi)
Questa
visita nel Cilento per me è stata una nuova esperienza, una nuova e bella
esperienza con i miei compagni e le professoresse. (Spada)
Grazie a questo bellissimo viaggio
d’istruzione, abbiamo imparato cose nuove, ammirato panorami mozzafiato e
naturalmente ci siamo divertiti, conoscendoci meglio. Come molti sanno la Campania ha fatto da
sfondo a moltissimi film famosi in tutto il mondo. Tra questi vi è: “Benvenuti
al sud”, girato nel borgo di
Castellabate. Abbiamo visto la targa con incisa la frase: “Qui non si muore”,
frase pronunciata da Gioacchino Murat durante la sua permanenza nel paesino
l’undici e il dodici novembre del 1811. E’ stato davvero emozionante immaginare
che in quei luoghi hanno recitato attori famosi, ripercorrere i loro passi... (Bartolini)
Abbiamo ritrovato
la famosa piazzetta dove era l’ufficio postale, che in realtà è una gelateria,nella
quale ci siamo catapultati per gustare
un fresco e delizioso gelato….(Castellani)
Qualche
souvenir e… via per il “CIAK si GITA”, immersi nell’attività “Attori per un
giorno” , dove un fantastico regista ha
organizzato uno spettacolo sulla disparità di genere, la cui sceneggiatura é
stata scritta da noi alunni. Bellissimo! (Proietti)
Quest’anno
abbiamo vissuto un’esperienza unica, una di quelle che si ricordano per tutta
la vita. Agropoli è stato il cuore della gita,
infatti ha costituito lo scenario ideale per ”Ciak si gita”. Qui abbiamo
avuto la fantastica, e allo stesso tempo rara, possibilità di girare uno spot
molto educativo sulla parità di genere (maschi e femmine), perché, anche se
oggi i diritti sono uguali, i maschi
hanno perso l’abitudine di fare quei
gesti che fanno piacere alle femmine e con cui possono mostrare anche tutta
la loro romanticheria. (Caporaletti)
Raggiunta,
ad Agropoli, la cima del ripido monte di
scalini, dalla quale si ammira l’azzurro e cristallino mare, immersa nei miei pensieri, un gran
vocione mi riporta alla realtà: -Chi vuole recitare venga qui!!!-. E’ ora di
iniziare lo spot dal tema “Disparità di genere”. grida con un megafono il
regista. Da sotto il grande arco si muove un gruppo di persone urlanti, con le mani alzate al cielo e poi, di
colpo,abbassate in segno di protesta…….(Ferroni)
Cinque ragazze, a turno, si lamentano del
brutto carattere degli uomini che una
giornalista rampante coglie subito quel messaggio con un’intervista..
(Affinito)
Questa è la scena più difficile, l’abbiamo ripetuta milioni
…milioni di volte, non si riesce ad
accontentare regista!(Peggio della
nostra proff!) Abbiamo girato altre
scene: al ristorante l’uomo toglie la giacca alla sua signora o le apre lo
sportello della macchina….. insomma, tutti quei gesti di galanteria che i
ragazzi dovrebbero avere,invece…. (Giaccaglia)
Ad
Agropoli ci siamo addrentrati nel mondo cinematografico, abbbiamo girato uno spot
che parteciperà al concorso "Ciak
si gita", in cui si parla dei semplici gesti di gentilezza nei confronti
delle donne che, oggi come oggi, non vengono attuati dalla maggior parte degli
uomini che li credono superficiali e superati.
(Barontini)
Abbiamo
rappresentato il rapporto fra uomo e
donna che è un tema molto importante e che, purtroppo, spesso si trasforma in
violenza. Abbiamo voluto evidenziare quanto
può essere brutto vedere
un uomo non prendersi cura, anche
nella forma, della propria donna, quando
invece potrebbe essere bello recuperare gesti molto semplici, come aprire
la porta, togliere il cappotto ad una
compagna, starle vicino. (Cantarini)
Da
attori per un giorno all’Inferno di dante realizzato nelle grotte
dell’Angelo di Pertosa. Dante ci accoglie fuori della grotta recitando il I canto
della Divina Commedia
“Nel
mezzo del cammin di nostra vita
mi
ritrovai per una selva oscura….
Quando
ad un certo punto della recitazione appare Virgilio che insieme al divino poeta
ci guida dentro l’inferno. Il luogo è
ideale, il clima è umido e il terreno scivoloso, tutto è oscuro,rischiarato da
luci rosse e verdi. (Petroselli)
Un
grande cartellone con un personaggio demone mi fa sobbalzare all’ indietro, ma
un canto soave mi tranquillizza. Beatrice compare davanti a noi e parla con Dante, ma in un
attimo sparisce. (Carnevali)
Il
cammino nei gironi continua, s’incontra Paolo e Francesca, la loro storia mi ha
commosso. Cantando, Francesca ci spiega ciò che le era successo, mentre erano a
leggere il galeotto, entrambi sono travolti dalla passione ,il marito li coglie
in quel momento intimo e li uccide ed
ora, per la legge del contrappasso, sono avvolti in un turbine di vento. …(Castellani-Papa)
A
metà del viaggio siamo saliti su una piccola barca, abbiamo attraversato il
fiume Acheronte come anime demoniache che devono raggiungere l’inferno e
abbiamo incontrato Caronte che ci ha bagnato con il remo che usava per
percuotere le anime rimaste indietro.(Frontini)
Infine
abbiamo incontrato Ulisse che ci ha
ricordato ( come afferma sempre la nostra proff) “fatti non foste per vivere
come bruti .
ma
per seguir virtute e conoscenza…)e quelle parole mi hanno fatto riflettere che
è importante studiare e viaggiare (Ferroni-Ginevri)
Sono
rimasto interdetto di fronte ad uno spazio allestito con foto di guerra, di
gente ferita, di sofferenza; la guida ci ha spiegato che il diavolo oggi è
questo:la fame, la miseria, la guerra, la disperazione.(Gardoni)
All’
uscita abbiamo pensato: “sono passati solo due giorni e già dobbiamo ripartire,
UFFA!” E’ stata un’esperienza fantastica
che ci ha insegnato molte cose e ci ha fatto conoscere le proff sotto un altro
aspetto, non solo come insegnanti. Il lungo viaggio di ritorno ci avrebbe
riportato a casa e a malincuore lasciamo
quei luoghi incantevoli. E’ proprio vero che quando un forestiero raggiunge il
sud piange due volte, quando arriva e quando parte. (Pappalardo-Picchio-Serafino)
Esperienza
incredibile, il terzo giorno, vedere lo spettacolo: "L’ Inferno di Dante” nelle
grotte dell’Angelo, a Pertosa. Hanno recitato versi della Divina commedia
personaggi come Paolo e Francesca, Ulisse e Caronte, il quale campeggiava in
tutta la sua mostruosità su una piccola
barca di legno con un bastone in mano. (Vitetta)
Un
dolce suono mi ha attirato, era una cascata vicina alle grotte, dove abbiamo incontrato
“Dante” che ci ha cantato alcuni versi, fino a che è comparsa la figura di
Virgilio (Sheta)
Una
guida ci ha condotti all’interno delle grotte, facendoci rivivere il passaggio
di Dante all’Inferno, spiegandoci
altresì la visione che il poeta aveva dell’aldilà e che ha illustrato nella sua
Divina Commedia. Quello che mi ha colpito di più è stato il luogo, che rendeva
l’atmosfera veramente infernale. (Luna)
L’interno
delle grotte di Pertosa era buio e attraversato da un piccolo fiume,
“l’Acheronte”, che abbiamo percorso con
delle barche. Effettuando il tragitto si
potevano osservare varie scene dove
venivano presentati alcuni personaggi presenti nell’inferno di Dante e con ognuno di essi il
poeta si soffermava a recitare i versi
accompagnato dagli altri attori ( Rossi)
La
cosa che mi ha colpito di più dell’Inferno Dantesco è stato il finale, del
tutto inaspettato. Mi ha fatto capire che il male non è Lucifero in sé, ma sono
le cose che ci circondano, anche se non ce ne rendiamo pienamente conto. (De
Noni)
Dopo
quest’ultima esperienza siamo ritornati a casa felici e tristi allo stesso
tempo: felici per il fatto che avremmo rivisto le nostre famiglie e tristi per la gita già terminata, il tempo trascorso
troppo in fretta… (De Rosa)
Classi 2^D- 2^E
scuola sec. di 1° grado "Giacomo Leopardi"
IL CALCIO È SPECIAL
Mercoledì 21
maggio noi ragazze della 2^ E abbiamo partecipato con altri compagni di scuola
all'evento chiamato: Special Olimpycs, organizzato per la XIV European Football Week. Abbiamo
così potuto cimentarci nel giornalismo realizzando un foto-reportage ed intervistando
i nostri amici.
Ciao, com’è stata questa esperienza?
MATTIA C.: Ci
è piaciuta molto, ci siamo divertiti ed
abbiamo fatto una cosa che a tutti noi ragazzi piace tantissimo, giocare a calcio
MATTIA P.: Ma abbiamo fatto
di più. Siamo stati con i nostri amici e li abbiamo fatti sentire più che mai
parte del nostro gruppo di preadolescenti alle prese con il difficile compito
della crescita.
LORENZO: Di solito certi
ragazzi si sentono esclusi perché hanno qualche disabilità e perciò si sentono
soli
E cosa fate
per loro?
LORENZO: È nostra responsabilità
farli sentire parte del gruppo, incoraggiarli, aiutarli quando ne hanno bisogno
ALFONSO: Però
non stando loro sempre appiccicati altrimenti si sentirebbero inferiori. Infatti
anche a loro, come a tutti, piace essere liberi e indipendenti
MATTIA P.: Come gli stati
americani durante la rivoluzione (ride)
Che cosa vi è
piaciuto?
ALESSANDRO. : Praticamente
tutto, il calcio è uno sport di squadra ed è per questo che è uno dei più seguiti al mondo
Cosa vorresti
dire con ciò?
ALESSANDRO: Che se anche ogni
componente della squadra ha un ruolo specifico e diverso dagli altri, fa parte di
essa e la rende più forte mettendo a disposizione le sue abilità
MATTIA C.: E il risultato
finale non dipende da un singolo individuo ma dall'insieme, dall’apporto di
tutti, perciò si vince e si perde sempre
insieme
MATTIA P.: Però l'importante
è dare sempre il massimo, proprio come recita la promessa dell'atleta Special
Olimpycs
Bravi, avete
proprio ragione. Avete giocato anche una partita, com’è andata?
ALESSANDRO: Senza dubbio è
stata una partita molto speciale e credo che abbiamo dato il meglio di noi
stessi
ALFONSO: Mi è piaciuto il
fatto che gli unici che potessero segnare fossero i nostri amici meno fortunati,
perché così si sono sentiti dei veri campioni
MATTIA C.: ….Portandoci al
meraviglioso punteggio di 2-2 , perché per essere un buon risultato deve essere
conquistato e questo pareggio per noi è come una vittoria
Allora
vi è piaciuta proprio questa giornata!
ALESSANDRO: Sì, è stata molto divertente ed allegra
ALFONSO: Non siamo andati a
scuola…(ride) comunque, scherzi a parte, sarebbe da rifare
LORENZOE la cosa più
importante è che abbiamo fatto quello che ci piace di più!
Ma voi ragazzi pensate sempre al pallone!?!
LORENZO:Sì
MATTIA P.: E fra poco ci
saranno i mondiali di calcio
TUTTI: FORZA ITALIA!!
Va bene ragazzi,
grazie per questa intervista
Classe 2^ E
Ist. Sup. di 1° grado
“Giacomo Leopardi” Osimo
UN GIORNO……HO AVUTO VERAMENTE PAURA
E' uno dei tanti e
meravigliosi pomeriggi di primavera, uno di quei pomeriggi che passi assieme
agli amici, al campo scout, ad accendere fuochi per poi cantare accompagnati da una chitarra.
lo mi dedico al
bird-watching, uno dei miei tanti hobby che consiste nell'osservare gli uccelli
e riconoscerne la specie.
Con mia cugina, che è
un'esperta di questo sport, ci addentriamo nel bosco con una bussola, un walki-tolki
ed una mappa per ritrovare la via di casa.
Ad un certo punto, essendosi
accorta di aver dimenticato il suo sacco a pelo, mia cugina mi lascia da sola nel bosco.
Proprio in quell’
istante mi accorgo di una cosa: avevo perso l'orientamento!!!
Mi affanno così a
ricordare tutte le tecniche di sopravvivenza che avevo imparato, ma l'ansia mi gioca un brutto scherzo: non
ricordo più nulla.
Così prendo della
legna, mi arrampico su un albero con rami molto alti e costruisco una
piattaforma dove riposare durante la notte.
Prendo quindi il walki-tolki
, chiamo mia cugina gridando dei forti: << Aiuto>>, ma l'unico rumore che sento è un bzzzz,bzzzz, come quello delle radio senza
segnale.
Pensando
all'accampamento, mi ritorna in mente la storia di paura che mi aveva
raccontato Asia, una mia compagna:
<<I lupi una volta non erano solo dei cani, mangiavano
anche le persone. Così un giorno, un pazzo si recò sulla montagna dove vivevano gli animali e li
ipnotizzò, facendo mangiare loro carne
umana durante le notti di luna
piena. Da quella volta i lupi di quella
zona mangiano carne umana solo quando l'astro è perfettamente circolare >>
Intanto nel
bosco era calato il buio. D'un tratto mi giungono all'orecchio un fruscio ed un
ululato.
Guardo la luna. E'
piena. Inizio così a sudare freddo. Molto freddo. Tento di addormentarmi. Non
ci riesco. lmmagino che siano i lupi cannibali della storia. Mi avvinghio
all'albero sul quale ero arrampicata per essere più sicura. Mi addormento.
ll mattino seguente
mi risveglio con il rumore di sottofondo tipico del campo scout: avevo
ritrovato l'orientamento. Corro più in fretta che posso da mia cugina, che mi
consegna un distintivo come premio per essere riuscita a sopravvivere in un luogo pericoloso.
RINALDI STELLA
Classe 1^ E, sc. Sec. di primo grado
“Giacomo Leopardi” Borgo San Giacomo
domenica 1 giugno 2014
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