L’ANPI sezione di Osimo nell’ambito dell’edizione
2013 del Premio Nazionale Fabrizi il 30 Novembre alle 10.15 al teatro comunale
di Osimo ha organizzato un seminario, grazie alla partecipazione e l’intervento
dei premiati, con un tema conduttore: la difesa della Costituzione. Il Premio
Nazionale ANPI Renato Benedetto Fabrizi è un
riconoscimento a cadenza annuale istituito dalla sezione ANPI di Osimo in provincia di Ancona, oggi arrivato alla sua
decima edizione. Il premio, dedicato alla memoria dell'antifascista osimano Renato Benedetto Fabrizi, viene assegnato a
persone che abbiano partecipato alla lotta di liberazione o alla loro memoria e a
persone che, nel quadro della loro attività, si siano distinte nel campo
dell'editoria, della ricerca storica, della multimedialità su argomenti
attinenti all'antifascismo, la Resistenza, la Costituzione e i diritti umani.
Quest’anno sono stati premiati il Presidente Emerito
della Corte Costituzionale Valerio Onida,
il consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura Guido Calvi, il sostituto procuratore della Cassazione Vito D’Ambrosio e la presidente della
Fondazione” L. Basso” Elena Ornella
Paciotti. Hanno portato un saluto anche Tullio Montagna Presidente ANPI Lombardia e Piero Pierri della Fondazione Sandro Pertini. Il seminario si è
aperto con la storia della nascita della Costituzione
della Repubblica Italiana. Si è
ribadito che La Costituzione
della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, ovvero il
vertice nella gerarchia delle fonti di
diritto, e fondativa della Repubblica italiana.
Secondo Valerio Onida infatti la nostra Costituzione è la Legge più
importante, basata su principi fondamentali. “Lei ci obbliga, ci rivede, ci tiene insieme e deve durare nel
tempo”. La Costituzione è un programma verso il quale vogliamo andare. Con il
suo intervento ha evidenziato alcuni principi alla base della costituzione come
la dignità umana e l’uguaglianza. guardare oltre la nostra
nazione.
Vito
D’Ambrosio invece ha incentrato il suo intervento sul
rapporto tra la magistratura e gli altri poteri . Ha ribadito il concetto di Democrazia come un insieme di concetti e affermazioni
delle quali nessuna è assoluta, e che poggia sul principio della prevalenza del
numero. Ci ha infatti spiegato il principio di maggioranza e i suoi limiti. Il potere ha dei
limiti e se non li ha non è un potere democratico. In essa non c’è potere senza
un altro che lo bilanci e lo limiti. Per esempio le province limitano il potere
dello Stato.
I saluti di Tullio Montagna si sono invece conclusi con il concetto di
dittatura. Una dittatura ha quattro affermazioni, usa i verbi: costringere, credere, obbedire e combattere.
Una democrazia invece deve
convincere e non
costringere ed ha bisogno di individui dotati di senso critico. Bisogna lottare
per cambiare la realtà e per far valere i principi che sono giusti.
Infine Elena Ornella Paciotti ha trattato la storia della nascita
dell’Unione Europea e della sua Costituzione. Le
radici di questo processo della nascita sono le reazioni agli orrori della II
guerra mondiale. Infatti la presidente ci fa notare che dopo la II guerra
mondiale nascono prodotti diversi: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
Il Consiglio d'Europa, la Corte Europea dei
Diritti dell'Uomo e la Costituzione europea
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