lunedì 8 dicembre 2014

COMMEMORAZIONE DEL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE- Plesso Passatempo




Lassociazione SENSO UNICO insieme al Consiglio di Quartiere Osimo - Valle del Musone, per la COMMEMORAZIONE DEL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, hanno organizzato, sabato 8 novembre,una manifestazione presso la Chiesa Vecchia di Passatempo.
Questo significativo evento ha coinvolto noi   ragazzi delle scuole medie e quelli delle elementari della frazione, l'Amministrazione Comunale, le forze dell'ordine e i tantissimi Passatempesi presenti. Il corteo dal piazzale della scuola media si è snodato come un lungo serpentone fino alla chiesaSan Giovanni Battista, in via Paradiso.
Osservando la facciata della chiesa abbiamo notato sulla destra, una lapide di marmo, dove sono stati scolpiti i nomi dei giovani morti per completare il percorso unitario iniziato nelle Marche nel 1860.
Questo evento ci ha fatto  capire e ricordare che siamo figli e nipoti di tanti nostri concittadini, che hanno lottato e si sono sacrificati per la nostra libertà, per la nostra  Patria.
Questa celebrazione  si è dimostrata un’opportunità preziosa per sensibilizzare tutti i presenti, tutta la comunità osimana, sull’importanza del ricordo dei nostri patrioti che hanno donato le loro giovani vite per l’ ideale della Patria e dell’ Unità dell’ Italia.



Ricordare significa capire la storia e vivere bene il presente per migliorare il futuro
Oggi, siamo qui per un motivo ben preciso, ossia ricordare il significato di questa lapide che è stata deposta in memoria dei giovani del nostro paese caduti durante la prima guerra mondiale.
                                              
Quest’ anno si celebra il centenario della “Grande Guerra” 1914-2014. Con questo evento l’ Italia è riuscita a vedere realizzato il sogno dell’ Unità Nazionale quando gli altri Stati Europei lo erano già da diversi secoli.

 Finalmente l’ Italia, con questo sacrificio è diventata una Nazione con una sua conformazione geografica, identità culturale e libertà dai domini stranieri. Questa è stata una guerra che ha portato molte perdite di vite umane, militari e civili come anche la seconda Guerra Mondiale.

Le macerie dei conflitti hanno fatto nascere e maturare un grande ideale, quello di superare i conflitti tra le Nazioni e creare un’Europa Unita. Gli europei di oggi però, che vivono in un mondo sempre più globalizzato non possono non ricordare le loro radici culturali e le loro tradizioni.

Anche noi italiani dobbiamo essere fieri di esserlo senza tuttavia dimenticare il rispetto degli altri.




Scuola secondaria di primo grado Passatempo

La giornata dell'infanzia e dell'adolescenza 2014- Classi 1^A e 1^B






Il ventuno novembre, con le prime di Passatempo e il prof. Ferrarese, ci siamo recati al centro di Osimo per partecipare alla manifestazione  “Giornata dell’infanzia e dell’adolescenza”. Il motivo conduttore  di tale evento era “l’ambiente”,  come recuperarlo e migliorarlo.
Ci siamo chiesti:- Perché è rivolto proprio a noi  ancora così giovani?
La risposta è lampante: noi siamo e saremo il futuro e dobbiamo conoscere per  imparare a gestire al meglio i problemi di oggi ed avere un domani migliore.
Scesi  dal pulmino che ci aveva accompagnati in piazza Boccolino, ci siamo diretti dalla coordinatrice delle attività che ci ha consegnato un foglio dove c’erano scritti i vari percorsi da seguire.
Raggiunto il chiostro di San Francesco, ci siamo avventurati al primo gioco “RIFIUTO I RIFIUTI”. Ci siamo divisi in due “città”: dovevamo gettare le palline di carta (rifiuti) nella città “avversaria”.
Il gioco ci ha insegnato a non sbarazzarci della spazzatura  scaraventandola al di fuori dei luoghi di raccolta.
Quindi siamo ritornati in piazza disposti in fila indiana; lì ci aspettavano un signore ed una signora che ci hanno mostrato e spiegato i vari modi per  dire ciao in cinese, arabo, eschimese…. Anche durante  questo gioco il nostro prof. Ferrarese ci ha divisi in due squadre e, quando la signora presentava un saluto  dovevamo indovinare in quale lingua era espresso. Chi indovinava più saluti vinceva la gara. Questo divertente e curioso gioco si chiamava  “TANTI SALUTI”.
Senza sosta ci siamo diretti di nuovo al chiostro di San Francesco. Aspettando il nostro turno ci siamo messi a chiacchierare  fra di noi finché una ragazza ci ha invitati ad entrare da una piccola porta al refettorio dei frati. Qui seduti a gruppi di quattro abbiamo ricevuto  dei fogli con su scritto delle frasi: dovevamo scegliere se erano un DIRITTO o un CAPRICCIO, e questo era il titolo del terzo gioco.
Abbiamo pasticciato un po’, ma tutto sommato le risposte erano giuste.
Breve pausa con merenda  per poi partecipare all’evento  “IL TEMPO DEI RIFIUTI”, che consisteva nello scrivere su di un foglio, dopo una semplice ma esauriente spiegazione, il tempo che alcuni “elementi” impiegavano a degradarsi.
Durante la correzione ci siamo accorti  che avevamo sbagliato molte risposte: non eravamo stati attenti!!!
 Con “BUONE ABITUDINI”, l’attività che ci educava  a non sprecare ciò che la natura offre,  abbiamo concluso questa uscita.

Con questa esperienza ci siamo arricchiti di informazioni ed ho capito molte cose importanti come: non sprecare i beni naturali, non gettare i rifiuti dove  non si deve, ognuno di noi  HA “DIRITTI E DOVERI”…

venerdì 5 dicembre 2014

Spot su alcune problematiche adolescenziali (classe 2^ E scuola Secondaria G. Leopardi)

 Spot su  problematiche adolescenziali liberamente scelte: il bullismo, l'emarginazione, la ricerca della propria identità, la separazione dei genitori.







domenica 8 giugno 2014

UNA GIORNATA ALL' ARIA APERTA IMMERSI NELLA NATURA

FINALMENTE! Dopo tante ore di viaggio, siamo arrivati a destinazione: Cerreto Di Spoleto. Il profumo di gelsomino, camomilla e soprattutto di aria pulita,  era fantastico! Il verde era il colore dominante, mischiato al cielo azzurro e splendente, per via del sole. Eravamo nella Valnerina. Quella di quest’ anno è stata una gita molto bella e divertente, alla scoperta di posti meravigliosi.  Non solo il luogo era fantastico, ma anche le attività svolte: l’orienteering, inventata dai soldati norvegesi per esercitarsi ad orientarsi nel bosco, ed un fantastico giro in Mountain bike, due ore di assoluto relax immersi nella natura più profonda, in compagnia del fiume Nera che, con la sua brezza, ci rinfrescava dal sole cocente. Stare così all’aria aperta,  tra monti,  boschi ed animali,  è stata una bella sensazione che ci ha fatto dimenticare la vita di tutti i giorni,  completamente diversa. Appena arrivati, ci hanno diviso in squadre ed abbiamo sperimentato l'orienteering: ogni gruppo era provvisto di una bussola e di un foglio di carta su cui scrivere i codici degli azimut,  cioè la posizione delle lanterne da trovare, con gli indizi per passare alla successiva. Anche se ci aspettavamo di più dall’orienteering, ci siamo divertiti molto perché è bello fare delle cose insieme agli amici della classe. E’ stata un’ esperienza positiva, interessante ed educativa. Grazie anche al bel tempo che ci ha accompagnati, abbiamo trascorso una bellissima giornata, ci siamo divertiti un mondo ed abbiamo imparato molte cose nuove, soprattutto che anche fuori dalla scuola le regole da rispettare sono ancora più importanti. L’attività più coinvolgente è stata però quella della pedalata in mountain bike. Abbiamo fatto con le bici un percorso lungo e tortuoso in una vecchia ferrovia. Si poteva vedere il fiume, ascoltare gli uccelli … insomma sentire la natura più vicina. In alcuni punti cerano  delle frane e quindi molti sassi che davano fastidio e facevano cadere. Siamo passati sotto  una piccola galleria, molto buia e fredda,  dove abbiamo potuto notare gli antichi  supporti  del filo elettrico del treno. All’uscita abbiamo visto un piccolo cerbiatto morto, da noi ribattezzato “Bambi”, che ha spezzato un po’ la nostra allegria. Grazie al signor Maurizio (la nostra giuda) abbiamo potuto usare la bicicletta anche per conoscere cose nuove: piante, corsi d’acqua, animali. A volte  ci faceva fermare e ci disponeva a pettine, facendoci osservare paesaggi, aspetti della natura che noi  ammiravamo  stupiti con l’espressione meravigliata dei bambini piccoli. Abbiamo percorso sentieri pieni di pozzanghere, sassi e buche, ma soprattutto abbiamo scoperto il valore di muoversi all’aria aperta in compagnia degli amici. Le uniche cose che non ci sono piaciute sono state  il fatto che qualcuno ha bucato una gomma e che ci siamo sporcati tutti di fango.
Mentre aspettavamo che il pulman ci venisse a prendere, infine, ci spingevamo giù per una collinetta per divertirci.
Saliti sull’autobus eravamo più morti che vivi, ma tutto sommato è stata una bella gita ed  una grande esperienza emozionante. Siamo ripartiti felici, stanchi e … abbronzati.



CLASSE 1E
Sc. Sec. Di 1° grado “G. Leopardi”
Sede di Borgo San Giacomo


Ciak si gita: pensieri e parole

Sono stati giorni indimenticabili quelli trascorsi in gita  il 5, 6 e 7 maggio, infatti ci è stata data la possibilità di visitare alcune città della Campania: Castellabate, Paestum ed Agropoli. Gli aspetti che si possono apprezzare maggiormente di queste località sono la spettacolarità dell’ ambiente, gli splendidi  paesaggi marittimi ed i   “punti panoramici” dai quali ammirare tutta la bellezza del mare, dei porti ed il fascino delle case arroccate. (Pierpaoli)



Quella della gita è stata una meravigliosa esperienza fatta da tutti noi, piena di nuove amicizie, nuovi amori, litigi, riappacificazioni, ma soprattutto di emozioni e di divertimento. (Tedoldi)
Questa visita nel Cilento per me è stata una nuova esperienza, una nuova e bella esperienza con i miei compagni e le professoresse. (Spada)
Grazie a questo bellissimo viaggio d’istruzione, abbiamo imparato cose nuove, ammirato panorami mozzafiato e naturalmente ci siamo divertiti, conoscendoci meglio. Come molti sanno la Campania ha fatto da sfondo a moltissimi film famosi in tutto il mondo. Tra questi vi è: “Benvenuti al sud”,  girato nel borgo di Castellabate. Abbiamo visto la targa con incisa la frase: “Qui non si muore”, frase pronunciata da Gioacchino Murat durante la sua permanenza nel paesino l’undici e il dodici novembre del 1811. E’ stato davvero emozionante immaginare che in quei luoghi hanno recitato attori famosi,   ripercorrere i loro passi... (Bartolini)

Abbiamo ritrovato la famosa piazzetta dove era  l’ufficio  postale, che in realtà è una gelateria,nella quale  ci siamo catapultati per gustare un fresco e delizioso gelato….(Castellani)
Qualche souvenir e… via per il “CIAK si GITA”, immersi nell’attività “Attori per un giorno” ,  dove un fantastico regista ha organizzato uno spettacolo sulla disparità di genere, la cui sceneggiatura é stata scritta da noi alunni. Bellissimo! (Proietti)

Quest’anno abbiamo vissuto un’esperienza unica, una di quelle che si ricordano per tutta la vita. Agropoli è stato il cuore della gita,  infatti ha costituito lo scenario ideale per ”Ciak si gita”. Qui abbiamo avuto la fantastica, e allo stesso tempo rara, possibilità di girare uno spot molto educativo sulla parità di genere (maschi e femmine), perché, anche se oggi i diritti sono uguali,  i maschi hanno perso l’abitudine di fare quei  gesti che fanno piacere alle femmine e con cui possono mostrare anche tutta la loro romanticheria. (Caporaletti)
Raggiunta, ad Agropoli,  la cima del ripido monte di scalini, dalla quale si ammira l’azzurro e cristallino  mare, immersa nei miei pensieri, un gran vocione mi riporta alla realtà: -Chi vuole recitare venga qui!!!-. E’ ora di iniziare lo spot dal tema “Disparità di genere”. grida con un megafono il regista. Da sotto il grande arco si muove un gruppo di persone urlanti, con  le mani alzate al cielo e poi, di colpo,abbassate in segno di protesta…….(Ferroni)
 Cinque ragazze, a turno, si lamentano del brutto carattere degli uomini che  una giornalista rampante coglie subito quel messaggio con un’intervista.. (Affinito)
 Questa è la scena  più difficile, l’abbiamo ripetuta milioni …milioni  di volte, non si riesce ad accontentare  regista!(Peggio della nostra proff!) Abbiamo girato  altre scene: al ristorante l’uomo toglie la giacca alla sua signora o le apre lo sportello della macchina….. insomma, tutti quei gesti di galanteria che i ragazzi dovrebbero avere,invece…. (Giaccaglia)
Ad Agropoli ci siamo addrentrati nel mondo cinematografico, abbbiamo girato uno spot  che parteciperà al concorso "Ciak si gita", in cui si parla dei semplici gesti di gentilezza nei confronti delle donne che,  oggi come oggi,  non vengono attuati dalla maggior parte degli uomini che li credono superficiali e superati.  (Barontini)
Abbiamo rappresentato il rapporto fra uomo  e donna che è un tema molto importante e che, purtroppo, spesso si trasforma in violenza.  Abbiamo  voluto evidenziare  quanto  può  essere brutto  vedere  un uomo non prendersi  cura, anche nella forma, della propria donna, quando  invece potrebbe essere  bello  recuperare gesti molto semplici, come aprire la porta, togliere il cappotto ad  una compagna, starle vicino. (Cantarini)
Da attori  per un giorno  all’Inferno di dante realizzato nelle grotte dell’Angelo di Pertosa. Dante ci accoglie fuori della grotta recitando il I canto della Divina Commedia
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura….
Quando ad un certo punto della recitazione appare Virgilio che insieme al divino poeta  ci guida dentro l’inferno. Il luogo è ideale, il clima è umido e il terreno scivoloso, tutto è oscuro,rischiarato da luci rosse e verdi. (Petroselli)
Un grande cartellone con un personaggio demone mi fa sobbalzare all’ indietro, ma un canto soave mi tranquillizza. Beatrice compare  davanti a noi e parla con Dante, ma in un attimo sparisce. (Carnevali)
Il cammino nei gironi continua, s’incontra Paolo e Francesca, la loro storia mi ha commosso. Cantando, Francesca ci spiega ciò che le era successo, mentre erano a leggere il galeotto, entrambi sono travolti dalla passione ,il marito li coglie in quel momento intimo e li  uccide ed ora, per la legge del contrappasso, sono avvolti in un turbine di vento. …(Castellani-Papa)
A metà del viaggio siamo saliti su una piccola barca, abbiamo attraversato il fiume Acheronte come anime demoniache che devono raggiungere l’inferno e abbiamo incontrato Caronte che ci ha bagnato con il remo che usava per percuotere le anime rimaste indietro.(Frontini)
Infine  abbiamo incontrato Ulisse che ci ha ricordato ( come afferma sempre la nostra proff) “fatti non foste per vivere come bruti .
ma per seguir virtute e conoscenza…)e quelle parole mi hanno fatto riflettere che è importante studiare e viaggiare (Ferroni-Ginevri)
Sono rimasto interdetto di fronte ad uno spazio allestito con foto di guerra, di gente ferita, di sofferenza; la guida ci ha spiegato che il diavolo oggi è questo:la fame, la miseria, la guerra, la disperazione.(Gardoni)
All’ uscita abbiamo pensato: “sono passati solo due giorni e già dobbiamo ripartire, UFFA!”  E’ stata un’esperienza fantastica che ci ha insegnato molte cose e ci ha fatto conoscere le proff sotto un altro aspetto, non solo come insegnanti. Il lungo viaggio di ritorno ci avrebbe riportato a casa e  a malincuore lasciamo quei luoghi incantevoli. E’ proprio vero che quando un forestiero raggiunge il sud piange due volte, quando arriva e quando parte. (Pappalardo-Picchio-Serafino) 
Esperienza incredibile, il terzo giorno, vedere lo spettacolo: "L’ Inferno di Dante” nelle grotte dell’Angelo, a Pertosa. Hanno recitato versi della Divina commedia personaggi come Paolo e Francesca, Ulisse e Caronte, il quale campeggiava in tutta la sua mostruosità  su una piccola barca di legno con un bastone in mano. (Vitetta)
Un dolce suono mi ha attirato, era una cascata vicina alle grotte, dove abbiamo incontrato “Dante” che ci ha cantato alcuni versi, fino a che è comparsa la figura di Virgilio (Sheta)
Una guida ci ha condotti all’interno delle grotte, facendoci rivivere il passaggio di Dante all’Inferno,  spiegandoci altresì  la visione che il poeta aveva  dell’aldilà e che ha illustrato nella sua Divina Commedia. Quello che mi ha colpito di più è stato il luogo, che rendeva l’atmosfera veramente infernale. (Luna)
L’interno delle grotte di Pertosa era buio e attraversato da un piccolo fiume, “l’Acheronte”,  che abbiamo percorso con delle barche. Effettuando  il tragitto si potevano osservare varie scene  dove venivano presentati  alcuni  personaggi presenti  nell’inferno di Dante e con ognuno di essi il poeta si soffermava  a recitare i versi accompagnato dagli altri attori ( Rossi)
La cosa che mi ha colpito di più dell’Inferno Dantesco è stato il finale, del tutto inaspettato. Mi ha fatto capire che il male non è Lucifero in sé, ma sono le cose che ci circondano, anche se non ce ne rendiamo pienamente conto. (De Noni)

Dopo quest’ultima esperienza siamo ritornati a casa felici e tristi allo stesso tempo: felici per il fatto che avremmo rivisto le nostre famiglie e tristi per  la gita già terminata, il tempo trascorso troppo in fretta… (De Rosa) 


Classi 2^D- 2^E
scuola sec. di 1° grado "Giacomo Leopardi"

IL CALCIO È SPECIAL

Mercoledì 21 maggio noi ragazze della 2^ E abbiamo partecipato con altri compagni di scuola all'evento chiamato: Special Olimpycs, organizzato  per la XIV European Football Week. Abbiamo così potuto cimentarci nel giornalismo realizzando un foto-reportage ed intervistando i nostri amici.
Ciao, com’è  stata questa esperienza?             
MATTIA C.: Ci è piaciuta molto,  ci siamo divertiti ed abbiamo fatto una cosa che a tutti noi ragazzi piace tantissimo,  giocare a calcio
MATTIA P.: Ma abbiamo fatto di più. Siamo stati con i nostri amici e li abbiamo fatti sentire più che mai parte del nostro gruppo di preadolescenti alle prese con il difficile compito della crescita.
LORENZO: Di solito certi ragazzi si sentono esclusi perché hanno qualche disabilità e perciò si sentono soli
E cosa fate per loro?
LORENZO: È nostra responsabilità farli sentire parte del gruppo, incoraggiarli, aiutarli quando ne hanno bisogno
ALFONSO: Però non stando loro sempre appiccicati altrimenti si sentirebbero inferiori. Infatti anche a loro, come a tutti, piace essere liberi e indipendenti
MATTIA P.: Come gli stati americani durante la rivoluzione (ride)
Che cosa vi è piaciuto?
ALESSANDRO. : Praticamente tutto, il calcio è uno sport di squadra ed è per questo che è  uno dei  più seguiti al mondo
Cosa vorresti dire con ciò?
ALESSANDRO: Che se anche ogni componente della squadra ha un ruolo specifico e diverso dagli altri, fa parte di essa e la rende più forte mettendo a disposizione le sue abilità
MATTIA C.: E il risultato finale non dipende da un singolo individuo ma dall'insieme, dall’apporto di tutti,  perciò si vince e si perde sempre insieme
MATTIA P.: Però l'importante è dare sempre il massimo, proprio come recita la promessa dell'atleta Special Olimpycs
Bravi, avete proprio ragione. Avete giocato anche una partita, comè andata?
ALESSANDRO: Senza dubbio è stata una partita molto speciale e credo che abbiamo dato il meglio di noi stessi
ALFONSO: Mi è piaciuto il fatto che gli unici che potessero segnare fossero i nostri amici meno fortunati, perché così si sono sentiti dei veri campioni
MATTIA C.: ….Portandoci al meraviglioso punteggio di 2-2 , perché per essere un buon risultato deve essere conquistato e questo pareggio per noi è come una vittoria
Allora vi è piaciuta proprio questa giornata!
ALESSANDRO: Sì,  è stata molto divertente ed  allegra
ALFONSO: Non siamo andati a scuola…(ride) comunque, scherzi a parte, sarebbe da rifare
LORENZOE la cosa più importante è che abbiamo fatto quello che ci piace di più!
Ma voi ragazzi pensate sempre al pallone!?!   
LORENZO:
MATTIA P.: E fra poco ci saranno i mondiali di calcio
TUTTI: FORZA ITALIA!!

Va bene ragazzi, grazie per questa intervista

Bartolini Anita e Tedoldi Maria Sofia
Classe 2^ E
Ist. Sup. di 1° grado
“Giacomo  Leopardi” Osimo


UN GIORNO……HO AVUTO VERAMENTE PAURA

E' uno dei tanti e meravigliosi pomeriggi di primavera, uno di quei pomeriggi che passi assieme agli amici,  al campo scout,  ad accendere fuochi per poi cantare  accompagnati da una chitarra.
lo mi dedico al bird-watching, uno dei miei tanti hobby che consiste nell'osservare gli uccelli e riconoscerne la specie.
Con mia cugina, che è un'esperta di questo sport, ci addentriamo nel bosco con una bussola, un walki-tolki ed una mappa per ritrovare la via di casa.
Ad un certo punto, essendosi accorta di aver dimenticato il suo sacco a pelo,  mia cugina mi lascia da sola nel bosco.
Proprio in quell’ istante mi accorgo di una cosa: avevo perso l'orientamento!!!
Mi affanno così a ricordare tutte le tecniche di sopravvivenza che avevo imparato,  ma l'ansia mi gioca un brutto scherzo: non ricordo più nulla.
Così prendo della legna, mi arrampico su un albero con rami molto alti e costruisco una piattaforma dove riposare durante la notte.
Prendo quindi il walki-tolki , chiamo mia cugina gridando dei forti: << Aiuto>>,  ma l'unico rumore che sento è  un bzzzz,bzzzz, come quello delle radio senza segnale.



Pensando all'accampamento, mi ritorna in mente la storia di paura che mi aveva raccontato Asia, una mia compagna:
<<I lupi  una volta non erano solo dei cani, mangiavano anche le persone. Così un giorno, un pazzo si recò  sulla montagna dove vivevano gli animali e li ipnotizzò,  facendo mangiare loro carne umana  durante le notti di luna piena.  Da quella volta i lupi di quella zona mangiano carne umana solo quando l'astro è perfettamente circolare >>
Intanto nel bosco  era calato il buio. D'un tratto mi  giungono all'orecchio un fruscio ed un ululato.
Guardo la luna. E' piena. Inizio così a sudare freddo. Molto freddo. Tento di addormentarmi. Non ci riesco. lmmagino che siano i lupi cannibali della storia. Mi avvinghio all'albero sul quale ero arrampicata per essere più sicura. Mi addormento.
ll mattino seguente mi risveglio con il rumore di sottofondo tipico del campo scout: avevo ritrovato l'orientamento. Corro più in fretta che posso da mia cugina, che mi consegna un distintivo come premio per essere riuscita a sopravvivere in un  luogo pericoloso.

RINALDI STELLA
Classe 1^ E, sc. Sec. di primo grado
“Giacomo Leopardi” Borgo San Giacomo

domenica 1 giugno 2014

Flashmob Hansel e Gretel

giovedì 1 maggio 2014

La Reggia di Caserta: i giardini




                                                                               classi terze scuola sec. di 1° grado PASSATEMPO

mercoledì 30 aprile 2014

La Reggia di Caserta




                                                                                Classi terze scuola sec. di 1° grado Passatempo

lunedì 24 marzo 2014



Sono sempre stata una ragazza non troppo coraggiosa e che si lascia prendere un po’ dalla paura. Però in casa mi sento al sicuro, come protetta dal mondo là fuori. Ricordo un episodio a proposito di questo. Era un sabato sera e i miei genitori dovevano andare ad una cena con dei vecchi amici. Tra l’altro mia sorella era rimasta a dormire a casa di una sua amica. ”Allora noi andiamo” disse mia madre dopo avermi dato un bacio sulla fronte “Se la vuoi scaldare, la pizza è in forno”. E poi bang la porta si chiuse. Naturalmente non avrei mangiato quell'insipida focaccia ai gamberetti fritti che la mamma continuava a chiamare “pizza”. Farcii con la Nutella un panino e mi misi a guardare sul divano uno di quei programmi per nonne che mi annoiano subito. Passate le dieci,  abbassai le serrande ed accesi l’allarme antifurto, giusto per essere sicura che non potesse entrare nessuno. Mi preparai per andare a letto e mi infilai sotto le coperte a leggere un libro. Quando gli occhi mi si chiudevano da soli dal sonno, spensi la luce e sprofondai la testa nel cuscino. Successe tutto in un lampo, nel pieno della notte l’allarme suonò: io mi svegliai di colpo e scesi dal letto frastornata. Corsi al pannello di controllo per vedere quale fosse il problema. Il segnale proveniva da una tapparella che si era mossa. Allora, dopo aver messo fine a quel suono assordante, iniziai a perlustrare la casa. Stavo sudando freddo, avevo paura che da un momento all'altro balzasse fuori un uomo incappucciato che mi puntasse la pistola alla testa. Le luci erano tutte spente e i mobili sembravano tante ombre nere e spaventose. Il corridoio mi appariva infinito ed il pavimento dietro di me era come se cadesse a pezzi. Arrivata alla camera dei miei genitori, mi sentii estremamente coraggiosa e accesi la luce. Finalmente capii tutto: la tapparella aveva ceduto. Tirai un sospiro di sollievo, il pericolo era stato scampato, potevo  rimettermi a letto. Stavo per farlo, quando arrivarono i miei genitori. Raccontai loro dell’accaduto e tutto tornò tranquillo.

Menghini Chiara classe 1^E sc. sec. di 1° grado 
“Giacomo Leopardi”- Borgo San Giacomo


“CIAO MAMMA” Queste furono le ultime parole che dissi prima che l’incubo accadesse. Tutto iniziò una sera d’inverno: la mamma ed il papà erano usciti per festeggiare il loro anniversario. Ero a casa da sola. Sentivo il ticchettio dell’orologio che mi faceva impazzire. Ero annoiata, non sapevo cosa fare, così andai in cucina. Appena entrata,  mi accorsi che non ero da sola … c’era qualcuno. Mi misi seduta sul divano per sgranocchiare dei popcorn e vedere un film, cercando di distrarmi e non pensarci. Accesa la tv, il segnale non prendeva, ma pensai che fosse normale, infatti a volte succedeva. Non sapendo cosa fare,  mi venne un’idea: una bella doccia non mi avrebbe fatto male! Entrai in quel paradiso di saponette e bagnoschiuma. Non pensavo più a niente, ero totalmente rilassata, ma avevo sempre uno strano presentimento. Finita la doccia, sentii dei rumori singolari. Pensai che provenissero dai cantieri vicino casa. Dopo qualche ora, cominciai a svolgere i compiti. Ad un certo punto la televisione, che avevo lasciato accesa, iniziò a funzionare;  il telecomando non era più nel luogo dove lo avevo lasciato. Avevo un po’ di paura,  ma mi convinsi che potevo essere stata io ad averlo spostato. Sentivo come delle presenze e mi tornò l’ansia. Mi sembrava che qualcuno fosse alle mie spalle.  Non riuscivo a respirare, avevo troppa paura. Lo strano presentimento che sentivo all'improvviso si materializzò: era mio fratello. Quando i miei genitori erano andati via, era rimasto a casa per farmi uno scherzo. In seguito mi chiese mille volte scusa per essersi preso gioco di me ed io lo perdonai senza pensarci troppo. Come negare il perdono ad un fratello?

DOLLANI CLARISSA sc sec . di  1° grado
“GIACOMO LEOPARDI”  Borgo San Giacomo

giovedì 2 gennaio 2014

Un premio che unisce: la Costituzione


Durante la giornata di sabato 30 novembre al teatro la Nuova Fenice di Osimo le classi terze della scuola Giacomo Leopardi dell’Istituto Comprensivo F.lli Trillini  hanno partecipato insieme ad altri alunni di altre scuole ad una tavola rotonda organizzata dall’ANPI, la sezione osimana dei partigiani, fondata il 17 luglio 1944. L’ANPI  ha pensato per questo 2013 a un’edizione che potesse coinvolgere gruppi di studenti e di cittadini che volessero approfondire un tema così importante, e fondamentale per il nostro Paese: la Costituzione.
La sezione dell’ANPI di Osimo, da dieci anni ormai conferisce un prestigioso premio a personalità che si siano distinte per meriti civili e morali e quest’anno si è celebrata la decima edizione: i premiati di quest’anno sono stati il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, il sostituto procuratore della Cassazione Vito D’Ambrosio, la presidente della Fondazione “L. Basso” Elena Ornella Paciotti e infine il presidente regionale della Lombardia Tullio Montagna, i quali hanno anche incontrato i giovani delle scolaresche.Ognuno di questi ha trattato un aspetto della nostra carta costituzionale.
Il presidente Onida, aprendo il seminario, ha avuto merito nel rendere comprensibile la logica che anima il diritto di libertà, uguaglianza, da dove nasce, il rapporto con i cittadini, la loro libertà, la difficile gestione della democrazia,mentre la presidente Paciotti ha trattato della Costituzione europea e della recente proposta di deroga all’articolo 138, uno dei temi più significativi trattati. Tutti gli emeriti e gli ospiti sono riusciti a coinvolgere i giovani osimani che affollavano il teatro. I relatori hanno avuto il merito di essere riusciti a condividere aspetti specifici della Costituzione.
Ciò che ci ha colpito maggiormentetra gli argomenti trattati dai vari premiati è stato innanzitutto il fatto cheOnida che è stato molto chiaro e semplice, pur essendo uno dei più grandi costituzionalisti viventi; il concetto che la Costituzione contiene principi molto alti ma che debbono ugualmente essere ricercati. Sempre in riferimento alla Costituzione ha continuato il discorso Vito D’Ambrosio il quale, non solo si è soffermato sui vari diritti della Costituzione, ma ha anche trattato della modifica del Titolo V della Costituzione avvenuta nel 1895:questo sembra ormai oggi un insuccesso e va dunque ripensato, anche alla luce dei numerosi scandali che stanno accadendo nei consigli regionali di tutta Italia. Elena Ornella Paciotti inveceha avuto poco spazio, ma è ugualmente riuscita a spiegare l’importanza dell’Europa come una realtà nella quale conseguire una maggiore democrazia.


Rosario De Noni, classe 3E, Scuola Media Leopardi, Borgo San Giacomo




Che cos’è la Costituzione?
Introduzione  all’argomento.
Il giorno Sabato 30 Novembre la classe 3°E, insieme alle classi 3°C e 3°D, accompagnate dalle professoresse Di Benedetto, Cadeddu e Severini, della scuola secondaria di primo grado Giacomo Leopardi che fa parte dell’Istituto Comprensivo Fratelli Trillini, si è recata al teatro La Fenice di Osimo per partecipare ad un incontro con persone esperte sulla Costituzione Italiana. La Costituzione rappresenta la principale fonte di diritto di ogni cittadino Italiano. Gli obiettivi didattici erano quelli di approfondire l’argomento di cittadinanza sulla Costituzione Italiana e di ampliarne le conoscenze. L’incontro è durato circa 2 ore ed è stato organizzato dall’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani (ANPI) in onore di  un partigiano osimano: Renato Fabrizi. Morì il 29 Aprile 1937 a causa di vessazioni subite dai fascisti, che erano contrari alla sua opinione pubblica, e di aggravamenti fisici e mentali. Durante la sua vita si batté contro il fascismo e per il rispetto dei diritti dell’uomo.
I temi dibattuti durante l’incontro.
Durante l’incontro erano presenti i seguenti esperti: i presidenti Onida e D’Ambrosio e altre due persone. In questo incontro si è parlato di diversi temi come il potere, il diritto, ecc. In merito al tema del potere, ci è stato spiegato come esso è suddiviso, in: esecutivo (mettere in atto le leggi), legislativo (fare le leggi) e giudiziario (giudicare un atto in un ordinamento democratico come fa un giudice in tribunale). Inoltre, sempre in riferimento al potere, hanno sottolineato che non esiste un potere senza limiti, quindi non può esistere un potere che prevalga su ogni cosa. Un altro tema discusso durante questo incontro è stato quello della democrazia (termine che deriva dal greco δῆμος (démos)= popolo e κράτος (cràtos)= potere). Questa parola  vuol dire “governo del popolo”, che può essere esercitato direttamente o indirettamente. Si parla di democrazia diretta quando è il popolo a decidere, mentre si parla di democrazia indiretta quando sono i rappresentanti eletti dal popolo che decidono. Anche la democrazia, come il potere, ha dei limiti: la libertà e la dignità umana che sono principi superiori a quello della maggioranza. Quindi, si può affermare, attraverso questa “definizione”, che l’Italia ha una democrazia indiretta. Questi esperti hanno anche trattato del principio di uguaglianza tra i popoli, al quale  è “ispirato”  l’articolo 11 della Costituzione, di cui poi parlerò.
Un altro tema dibattuto è stato quello del diritto. Su questo tema è stata fatta una “parentesi” sulla Dichiarazione dei Diritti Fondamentali dell’Uomo (in sigla DUDU), che è stata scritta nel 1948 . Questa fonte stabilisce i diritti umani che permettono la convivenza con altre persone. Uno tra i più importanti è il diritto alla libertà. D’Ambrosio ha parlato pure dell’Universalismo. Questa parola si “traduce” in: essere cittadini di tutto il mondo e non solo della propria nazione. Successivamente sono stati fatti anche cenni storici  richiamando  il referendum del 2 Luglio 1946 quando il popolo italiano ha scelto la Repubblica al posto della Monarchia con lo scarto di pochissimi voti. Infine è stato fatto un altro riferimento storico all’anno 1948, quando la Costituzione Italiana è entrata in vigore.




Uno zoom sulla Costituzione.
Il tema principale dell’incontro è stato quello della Costituzione. Ci sono stati spiegati i principi fondamentali su cui essa si basa. La Costituzione è entrata in vigore nel 1948, mentre due anni prima il popolo italiano è stato chiamato a votare l’assemblea dei Padri costituenti, cioè di coloro che avrebbero scritto la Costituzione. Gli articoli della Costituzione sono stati ispirati e pensati per far sì che non si ripetessero gli orrori vissuti nella Seconda guerra mondiale con il fascismo e il nazismo. Prima della Costituzione esisteva lo Statuto Albertino. Questa era una carta dei diritti concessa al popolo italiano dal re Carlo Alberto. Tuttavia il suo peggior difetto consisteva in una eccessiva flessibilità che ne permetteva una facile manipolazione e per questo fu cambiata molte volte, anche da Benito Mussolini durante l’epoca fascista. Quindi, per evitare che la Costituzione venisse modificata, i padri costituenti vollero scrivere una Costituzione rigida; infatti, i diritti fondamentali allora sanciti, anche oggi non possono essere modificati. Ci  sono stati spiegati alcuni di questi principi, come è scritto nell’articolo 1: l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro;  articolo 3: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e non c’è distinzione per razza, per lingua, per religione, per opinioni politiche; articolo 11: l’Italia ripudia la guerra. Per modificare la Costituzione ci vuole moltissimo lavoro e  tempo e questo viene spiegato dall’articolo 138. Tale articolo afferma che le leggi di revisione della Costituzione devono essere adottate da tutte e due le camere: Senato e Camera dei Deputati. Infine, dopo circa 2 ore di discussione, l’incontro si è concluso con un discorso riguardante l’Europa.
Osservazioni finali.
Dopo aver finito, le classi si sono dirette a scuola per poi discutere con le insegnanti dell’argomento trattato in mattinata al teatro. L’esperienza è stata di grande aiuto per gli alunni delle classi partecipanti perché così essi hanno avuto l’occasione di approfondire un argomento fondamentale  riguardante tutti i cittadini italiani . Io propongo di estendere questo incontro a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado per accrescere le nostre conoscenze civiche e di organizzare altri incontri come questo direttamente a scuola.

Luca Picotti, classe 3^ E “G. Leopardi”, Borgo S. Giacomo        

La Costituzione: legge fondamentale dello Stato

LANPI sezione di Osimo nell’ambito dell’edizione 2013 del Premio Nazionale Fabrizi il 30 Novembre alle 10.15 al teatro comunale di Osimo ha organizzato un seminario, grazie alla partecipazione e l’intervento dei premiati, con un tema conduttore: la difesa della Costituzione. Il Premio Nazionale ANPI Renato Benedetto Fabrizi è un riconoscimento a cadenza annuale istituito dalla sezione ANPI di Osimo in provincia di Ancona, oggi arrivato alla sua decima edizione. Il premio, dedicato alla memoria dell'antifascista osimano Renato Benedetto Fabrizi, viene assegnato a persone che abbiano partecipato alla lotta di liberazione o alla loro memoria e a persone che, nel quadro della loro attività, si siano distinte nel campo dell'editoria, della ricerca storica, della multimedialità su argomenti attinenti all'antifascismo, la Resistenza, la Costituzione e i diritti umani
Quest’anno sono stati premiati il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, il consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura Guido Calvi, il sostituto procuratore della Cassazione Vito D’Ambrosio e la presidente della Fondazione” L. Basso” Elena Ornella Paciotti. Hanno portato un saluto anche Tullio Montagna Presidente ANPI Lombardia e Piero Pierri della Fondazione Sandro Pertini. Il seminario si è aperto con la storia della nascita della Costituzione della Repubblica Italiana. Si è ribadito che La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto, e fondativa della Repubblica italiana.
Secondo Valerio Onida infatti la nostra Costituzione è la Legge più importante, basata su principi fondamentali. “Lei ci obbliga, ci rivede, ci tiene insieme e deve durare nel tempo”. La Costituzione è un programma verso il quale vogliamo andare. Con il suo intervento ha evidenziato alcuni principi alla base della costituzione come la dignità umana e l’uguaglianza. guardare oltre la nostra nazione.
Vito D’Ambrosio invece ha incentrato il suo intervento sul rapporto tra la magistratura e gli altri poteri . Ha ribadito il concetto di Democrazia  come un insieme di concetti e affermazioni delle quali nessuna è assoluta, e che poggia sul principio della prevalenza del numero. Ci ha infatti spiegato il principio di maggioranza e i suoi limiti. Il potere ha dei limiti e se non li ha non è un potere democratico. In essa non c’è potere senza un altro che lo bilanci e lo limiti. Per esempio le province limitano il potere dello Stato.
I saluti di Tullio Montagna si sono invece conclusi con il concetto di dittatura. Una dittatura ha quattro affermazioni, usa i verbi: costringere, credere, obbedire e combattere. Una democrazia invece deve

convincere e non costringere ed ha bisogno di individui dotati di senso critico. Bisogna lottare per cambiare la realtà e per far valere i principi che sono giusti.
Infine Elena Ornella Paciotti  ha trattato la storia della nascita dell’Unione Europea e della sua Costituzione. Le radici di questo processo della nascita sono le reazioni agli orrori della II guerra mondiale. Infatti la presidente ci fa notare che dopo la II guerra mondiale nascono prodotti diversi: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Il Consiglio d'Europa, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e la Costituzione europea


 

 Classi  3^ A e 3^ B Passatempo