E' uno dei tanti e
meravigliosi pomeriggi di primavera, uno di quei pomeriggi che passi assieme
agli amici, al campo scout, ad accendere fuochi per poi cantare accompagnati da una chitarra.
lo mi dedico al
bird-watching, uno dei miei tanti hobby che consiste nell'osservare gli uccelli
e riconoscerne la specie.
Con mia cugina, che è
un'esperta di questo sport, ci addentriamo nel bosco con una bussola, un walki-tolki
ed una mappa per ritrovare la via di casa.
Ad un certo punto, essendosi
accorta di aver dimenticato il suo sacco a pelo, mia cugina mi lascia da sola nel bosco.
Proprio in quell’
istante mi accorgo di una cosa: avevo perso l'orientamento!!!
Mi affanno così a
ricordare tutte le tecniche di sopravvivenza che avevo imparato, ma l'ansia mi gioca un brutto scherzo: non
ricordo più nulla.
Così prendo della
legna, mi arrampico su un albero con rami molto alti e costruisco una
piattaforma dove riposare durante la notte.
Prendo quindi il walki-tolki
, chiamo mia cugina gridando dei forti: << Aiuto>>, ma l'unico rumore che sento è un bzzzz,bzzzz, come quello delle radio senza
segnale.
Pensando
all'accampamento, mi ritorna in mente la storia di paura che mi aveva
raccontato Asia, una mia compagna:
<<I lupi una volta non erano solo dei cani, mangiavano
anche le persone. Così un giorno, un pazzo si recò sulla montagna dove vivevano gli animali e li
ipnotizzò, facendo mangiare loro carne
umana durante le notti di luna
piena. Da quella volta i lupi di quella
zona mangiano carne umana solo quando l'astro è perfettamente circolare >>
Intanto nel
bosco era calato il buio. D'un tratto mi giungono all'orecchio un fruscio ed un
ululato.
Guardo la luna. E'
piena. Inizio così a sudare freddo. Molto freddo. Tento di addormentarmi. Non
ci riesco. lmmagino che siano i lupi cannibali della storia. Mi avvinghio
all'albero sul quale ero arrampicata per essere più sicura. Mi addormento.
ll mattino seguente
mi risveglio con il rumore di sottofondo tipico del campo scout: avevo
ritrovato l'orientamento. Corro più in fretta che posso da mia cugina, che mi
consegna un distintivo come premio per essere riuscita a sopravvivere in un luogo pericoloso.
RINALDI STELLA
Classe 1^ E, sc. Sec. di primo grado
“Giacomo Leopardi” Borgo San Giacomo
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