domenica 8 giugno 2014

UN GIORNO……HO AVUTO VERAMENTE PAURA

E' uno dei tanti e meravigliosi pomeriggi di primavera, uno di quei pomeriggi che passi assieme agli amici,  al campo scout,  ad accendere fuochi per poi cantare  accompagnati da una chitarra.
lo mi dedico al bird-watching, uno dei miei tanti hobby che consiste nell'osservare gli uccelli e riconoscerne la specie.
Con mia cugina, che è un'esperta di questo sport, ci addentriamo nel bosco con una bussola, un walki-tolki ed una mappa per ritrovare la via di casa.
Ad un certo punto, essendosi accorta di aver dimenticato il suo sacco a pelo,  mia cugina mi lascia da sola nel bosco.
Proprio in quell’ istante mi accorgo di una cosa: avevo perso l'orientamento!!!
Mi affanno così a ricordare tutte le tecniche di sopravvivenza che avevo imparato,  ma l'ansia mi gioca un brutto scherzo: non ricordo più nulla.
Così prendo della legna, mi arrampico su un albero con rami molto alti e costruisco una piattaforma dove riposare durante la notte.
Prendo quindi il walki-tolki , chiamo mia cugina gridando dei forti: << Aiuto>>,  ma l'unico rumore che sento è  un bzzzz,bzzzz, come quello delle radio senza segnale.



Pensando all'accampamento, mi ritorna in mente la storia di paura che mi aveva raccontato Asia, una mia compagna:
<<I lupi  una volta non erano solo dei cani, mangiavano anche le persone. Così un giorno, un pazzo si recò  sulla montagna dove vivevano gli animali e li ipnotizzò,  facendo mangiare loro carne umana  durante le notti di luna piena.  Da quella volta i lupi di quella zona mangiano carne umana solo quando l'astro è perfettamente circolare >>
Intanto nel bosco  era calato il buio. D'un tratto mi  giungono all'orecchio un fruscio ed un ululato.
Guardo la luna. E' piena. Inizio così a sudare freddo. Molto freddo. Tento di addormentarmi. Non ci riesco. lmmagino che siano i lupi cannibali della storia. Mi avvinghio all'albero sul quale ero arrampicata per essere più sicura. Mi addormento.
ll mattino seguente mi risveglio con il rumore di sottofondo tipico del campo scout: avevo ritrovato l'orientamento. Corro più in fretta che posso da mia cugina, che mi consegna un distintivo come premio per essere riuscita a sopravvivere in un  luogo pericoloso.

RINALDI STELLA
Classe 1^ E, sc. Sec. di primo grado
“Giacomo Leopardi” Borgo San Giacomo

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