domenica 8 giugno 2014

Ciak si gita: pensieri e parole

Sono stati giorni indimenticabili quelli trascorsi in gita  il 5, 6 e 7 maggio, infatti ci è stata data la possibilità di visitare alcune città della Campania: Castellabate, Paestum ed Agropoli. Gli aspetti che si possono apprezzare maggiormente di queste località sono la spettacolarità dell’ ambiente, gli splendidi  paesaggi marittimi ed i   “punti panoramici” dai quali ammirare tutta la bellezza del mare, dei porti ed il fascino delle case arroccate. (Pierpaoli)



Quella della gita è stata una meravigliosa esperienza fatta da tutti noi, piena di nuove amicizie, nuovi amori, litigi, riappacificazioni, ma soprattutto di emozioni e di divertimento. (Tedoldi)
Questa visita nel Cilento per me è stata una nuova esperienza, una nuova e bella esperienza con i miei compagni e le professoresse. (Spada)
Grazie a questo bellissimo viaggio d’istruzione, abbiamo imparato cose nuove, ammirato panorami mozzafiato e naturalmente ci siamo divertiti, conoscendoci meglio. Come molti sanno la Campania ha fatto da sfondo a moltissimi film famosi in tutto il mondo. Tra questi vi è: “Benvenuti al sud”,  girato nel borgo di Castellabate. Abbiamo visto la targa con incisa la frase: “Qui non si muore”, frase pronunciata da Gioacchino Murat durante la sua permanenza nel paesino l’undici e il dodici novembre del 1811. E’ stato davvero emozionante immaginare che in quei luoghi hanno recitato attori famosi,   ripercorrere i loro passi... (Bartolini)

Abbiamo ritrovato la famosa piazzetta dove era  l’ufficio  postale, che in realtà è una gelateria,nella quale  ci siamo catapultati per gustare un fresco e delizioso gelato….(Castellani)
Qualche souvenir e… via per il “CIAK si GITA”, immersi nell’attività “Attori per un giorno” ,  dove un fantastico regista ha organizzato uno spettacolo sulla disparità di genere, la cui sceneggiatura é stata scritta da noi alunni. Bellissimo! (Proietti)

Quest’anno abbiamo vissuto un’esperienza unica, una di quelle che si ricordano per tutta la vita. Agropoli è stato il cuore della gita,  infatti ha costituito lo scenario ideale per ”Ciak si gita”. Qui abbiamo avuto la fantastica, e allo stesso tempo rara, possibilità di girare uno spot molto educativo sulla parità di genere (maschi e femmine), perché, anche se oggi i diritti sono uguali,  i maschi hanno perso l’abitudine di fare quei  gesti che fanno piacere alle femmine e con cui possono mostrare anche tutta la loro romanticheria. (Caporaletti)
Raggiunta, ad Agropoli,  la cima del ripido monte di scalini, dalla quale si ammira l’azzurro e cristallino  mare, immersa nei miei pensieri, un gran vocione mi riporta alla realtà: -Chi vuole recitare venga qui!!!-. E’ ora di iniziare lo spot dal tema “Disparità di genere”. grida con un megafono il regista. Da sotto il grande arco si muove un gruppo di persone urlanti, con  le mani alzate al cielo e poi, di colpo,abbassate in segno di protesta…….(Ferroni)
 Cinque ragazze, a turno, si lamentano del brutto carattere degli uomini che  una giornalista rampante coglie subito quel messaggio con un’intervista.. (Affinito)
 Questa è la scena  più difficile, l’abbiamo ripetuta milioni …milioni  di volte, non si riesce ad accontentare  regista!(Peggio della nostra proff!) Abbiamo girato  altre scene: al ristorante l’uomo toglie la giacca alla sua signora o le apre lo sportello della macchina….. insomma, tutti quei gesti di galanteria che i ragazzi dovrebbero avere,invece…. (Giaccaglia)
Ad Agropoli ci siamo addrentrati nel mondo cinematografico, abbbiamo girato uno spot  che parteciperà al concorso "Ciak si gita", in cui si parla dei semplici gesti di gentilezza nei confronti delle donne che,  oggi come oggi,  non vengono attuati dalla maggior parte degli uomini che li credono superficiali e superati.  (Barontini)
Abbiamo rappresentato il rapporto fra uomo  e donna che è un tema molto importante e che, purtroppo, spesso si trasforma in violenza.  Abbiamo  voluto evidenziare  quanto  può  essere brutto  vedere  un uomo non prendersi  cura, anche nella forma, della propria donna, quando  invece potrebbe essere  bello  recuperare gesti molto semplici, come aprire la porta, togliere il cappotto ad  una compagna, starle vicino. (Cantarini)
Da attori  per un giorno  all’Inferno di dante realizzato nelle grotte dell’Angelo di Pertosa. Dante ci accoglie fuori della grotta recitando il I canto della Divina Commedia
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura….
Quando ad un certo punto della recitazione appare Virgilio che insieme al divino poeta  ci guida dentro l’inferno. Il luogo è ideale, il clima è umido e il terreno scivoloso, tutto è oscuro,rischiarato da luci rosse e verdi. (Petroselli)
Un grande cartellone con un personaggio demone mi fa sobbalzare all’ indietro, ma un canto soave mi tranquillizza. Beatrice compare  davanti a noi e parla con Dante, ma in un attimo sparisce. (Carnevali)
Il cammino nei gironi continua, s’incontra Paolo e Francesca, la loro storia mi ha commosso. Cantando, Francesca ci spiega ciò che le era successo, mentre erano a leggere il galeotto, entrambi sono travolti dalla passione ,il marito li coglie in quel momento intimo e li  uccide ed ora, per la legge del contrappasso, sono avvolti in un turbine di vento. …(Castellani-Papa)
A metà del viaggio siamo saliti su una piccola barca, abbiamo attraversato il fiume Acheronte come anime demoniache che devono raggiungere l’inferno e abbiamo incontrato Caronte che ci ha bagnato con il remo che usava per percuotere le anime rimaste indietro.(Frontini)
Infine  abbiamo incontrato Ulisse che ci ha ricordato ( come afferma sempre la nostra proff) “fatti non foste per vivere come bruti .
ma per seguir virtute e conoscenza…)e quelle parole mi hanno fatto riflettere che è importante studiare e viaggiare (Ferroni-Ginevri)
Sono rimasto interdetto di fronte ad uno spazio allestito con foto di guerra, di gente ferita, di sofferenza; la guida ci ha spiegato che il diavolo oggi è questo:la fame, la miseria, la guerra, la disperazione.(Gardoni)
All’ uscita abbiamo pensato: “sono passati solo due giorni e già dobbiamo ripartire, UFFA!”  E’ stata un’esperienza fantastica che ci ha insegnato molte cose e ci ha fatto conoscere le proff sotto un altro aspetto, non solo come insegnanti. Il lungo viaggio di ritorno ci avrebbe riportato a casa e  a malincuore lasciamo quei luoghi incantevoli. E’ proprio vero che quando un forestiero raggiunge il sud piange due volte, quando arriva e quando parte. (Pappalardo-Picchio-Serafino) 
Esperienza incredibile, il terzo giorno, vedere lo spettacolo: "L’ Inferno di Dante” nelle grotte dell’Angelo, a Pertosa. Hanno recitato versi della Divina commedia personaggi come Paolo e Francesca, Ulisse e Caronte, il quale campeggiava in tutta la sua mostruosità  su una piccola barca di legno con un bastone in mano. (Vitetta)
Un dolce suono mi ha attirato, era una cascata vicina alle grotte, dove abbiamo incontrato “Dante” che ci ha cantato alcuni versi, fino a che è comparsa la figura di Virgilio (Sheta)
Una guida ci ha condotti all’interno delle grotte, facendoci rivivere il passaggio di Dante all’Inferno,  spiegandoci altresì  la visione che il poeta aveva  dell’aldilà e che ha illustrato nella sua Divina Commedia. Quello che mi ha colpito di più è stato il luogo, che rendeva l’atmosfera veramente infernale. (Luna)
L’interno delle grotte di Pertosa era buio e attraversato da un piccolo fiume, “l’Acheronte”,  che abbiamo percorso con delle barche. Effettuando  il tragitto si potevano osservare varie scene  dove venivano presentati  alcuni  personaggi presenti  nell’inferno di Dante e con ognuno di essi il poeta si soffermava  a recitare i versi accompagnato dagli altri attori ( Rossi)
La cosa che mi ha colpito di più dell’Inferno Dantesco è stato il finale, del tutto inaspettato. Mi ha fatto capire che il male non è Lucifero in sé, ma sono le cose che ci circondano, anche se non ce ne rendiamo pienamente conto. (De Noni)

Dopo quest’ultima esperienza siamo ritornati a casa felici e tristi allo stesso tempo: felici per il fatto che avremmo rivisto le nostre famiglie e tristi per  la gita già terminata, il tempo trascorso troppo in fretta… (De Rosa) 


Classi 2^D- 2^E
scuola sec. di 1° grado "Giacomo Leopardi"

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