giovedì 2 gennaio 2014

La Costituzione: legge fondamentale dello Stato

LANPI sezione di Osimo nell’ambito dell’edizione 2013 del Premio Nazionale Fabrizi il 30 Novembre alle 10.15 al teatro comunale di Osimo ha organizzato un seminario, grazie alla partecipazione e l’intervento dei premiati, con un tema conduttore: la difesa della Costituzione. Il Premio Nazionale ANPI Renato Benedetto Fabrizi è un riconoscimento a cadenza annuale istituito dalla sezione ANPI di Osimo in provincia di Ancona, oggi arrivato alla sua decima edizione. Il premio, dedicato alla memoria dell'antifascista osimano Renato Benedetto Fabrizi, viene assegnato a persone che abbiano partecipato alla lotta di liberazione o alla loro memoria e a persone che, nel quadro della loro attività, si siano distinte nel campo dell'editoria, della ricerca storica, della multimedialità su argomenti attinenti all'antifascismo, la Resistenza, la Costituzione e i diritti umani
Quest’anno sono stati premiati il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, il consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura Guido Calvi, il sostituto procuratore della Cassazione Vito D’Ambrosio e la presidente della Fondazione” L. Basso” Elena Ornella Paciotti. Hanno portato un saluto anche Tullio Montagna Presidente ANPI Lombardia e Piero Pierri della Fondazione Sandro Pertini. Il seminario si è aperto con la storia della nascita della Costituzione della Repubblica Italiana. Si è ribadito che La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto, e fondativa della Repubblica italiana.
Secondo Valerio Onida infatti la nostra Costituzione è la Legge più importante, basata su principi fondamentali. “Lei ci obbliga, ci rivede, ci tiene insieme e deve durare nel tempo”. La Costituzione è un programma verso il quale vogliamo andare. Con il suo intervento ha evidenziato alcuni principi alla base della costituzione come la dignità umana e l’uguaglianza. guardare oltre la nostra nazione.
Vito D’Ambrosio invece ha incentrato il suo intervento sul rapporto tra la magistratura e gli altri poteri . Ha ribadito il concetto di Democrazia  come un insieme di concetti e affermazioni delle quali nessuna è assoluta, e che poggia sul principio della prevalenza del numero. Ci ha infatti spiegato il principio di maggioranza e i suoi limiti. Il potere ha dei limiti e se non li ha non è un potere democratico. In essa non c’è potere senza un altro che lo bilanci e lo limiti. Per esempio le province limitano il potere dello Stato.
I saluti di Tullio Montagna si sono invece conclusi con il concetto di dittatura. Una dittatura ha quattro affermazioni, usa i verbi: costringere, credere, obbedire e combattere. Una democrazia invece deve

convincere e non costringere ed ha bisogno di individui dotati di senso critico. Bisogna lottare per cambiare la realtà e per far valere i principi che sono giusti.
Infine Elena Ornella Paciotti  ha trattato la storia della nascita dell’Unione Europea e della sua Costituzione. Le radici di questo processo della nascita sono le reazioni agli orrori della II guerra mondiale. Infatti la presidente ci fa notare che dopo la II guerra mondiale nascono prodotti diversi: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Il Consiglio d'Europa, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e la Costituzione europea


 

 Classi  3^ A e 3^ B Passatempo 

   
           

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