venerdì 27 maggio 2016

Progetto "La Giostra"- Scuola Leopardi Borgo

Progetto “La Giostra”, campionato tra classi:
ü fase 1- giochi di ruolo curati da “La torre nera”
ü fase 2- gara di lettura sul libro “Wonder”
ü fase 3- gara di poesia sul tema “Il sé e l’altro”

 Poesie
 Per leggere le poesie clicca sull'immagine

"Le stramberie d'un vecchio" - commedia in dialetto osimano - Scuola Leopardi Borgo











Concorso Rotary "Etica e società" - Scuola Leopardi Borgo



Articolo di giornale
Sezione PERICOLI DEL WEB

Pornografia dilagante tra i preadolescenti ed utilizzo smodato di Internet: due temi che riguardano l’etica della nostra società e richiedono un urgente interessamento da parte delle agenzie educative

Pornografia dilagante e dipendenza dai videofonini a partire da fasce di età sempre più basse: due aspetti cruciali su cui si gioca il futuro delle nuove generazioni a cui si desta troppa poca attenzione. Due temi a cui ha fatto riferimento lo stesso Umberto Eco, uno dei più grandi pensatori contemporanei da poco scomparso, il quale volle scrivere una “Lettera a mio nipote” proprio per metterlo in guardia da questi strumenti così potenti e così pericolosi nello stesso tempo.
Adolescenti e preadolescenti credono di conoscere il mondo di Internet, dai siti ai social network, mentre conoscono soltanto una piccola parte di tale enorme oceano che, senza gli adeguati strumenti, rischia di trascinare nel fondo un’intera generazione. E ciò, in quanto spesso si entra a far parte di questa realtà troppo presto e senza le necessarie precauzioni.
Umberto Eco nella sua lettera, ad esempio, si soffermò sulla  “perdita della memoria” a causa di tali apparecchi come computer, telefoni, Ipad… insomma, tutti quegli strumenti tecnologici che, permettendo l’immediato accesso a mille informazioni, fanno perdere il gusto e la necessità di metterle in testa. Capita sempre più spesso di non leggere attentamente ciò che troviamo in rete  in quanto c’è la certezza che l’informazione potrà essere recuperata in qualsiasi momento.
E’ come se nessuno ritenesse più importante ricordare, portare dentro di sé pezzi di memoria per il semplice gusto di averli sempre impressi nella propria testa: ora, con un cervello portatile sempre in tasca alleniamo sempre meno la nostra mente. Ma il cervello ha bisogno di lavorare! Esso non si stanca, piuttosto si fortifica ogni volta che lo usiamo, come i muscoli delle gambe o delle braccia: più corriamo o ci alleniamo, più essi si sviluppano e crescono. Se invece ci ricordiamo di correre solo una volta al mese, i muscoli si intorpidiscono e fare una corsa sarà sempre più difficile. Senza considerare che anche il ragionamento si appoggia sulla memoria, infatti per ogni elaborazione mentale è necessario basarsi su informazioni già presenti nei cassetti del nostro cervello.
Del resto,  anche l’altro punto toccato dal grande Eco deve suggerire spunti di riflessione, e stiamo parlando dell’accesso facile alla pornografia tra i preadolescenti, grazie alla crescente facilità di disporre di strumenti sempre connessi ad internet e facilmente portabili.
In base a stime approssimative risulta che già in prima media circa la metà dei ragazzi abbia avuto la possibilità di vedere immagini pornografiche in via occasionale e che il 30% le guardi con una certa costanza: ciò è sconvolgente, in quanto i video hanno un impatto fortissimo sulla psiche di un adolescente o addirittura di un preadolescente.
Il rapporto sessuale tra un uomo ed una donna dovrebbe rimanere una aspetto personale e non qualcosa da sfoggiare in pubblico per impressionare o far ridere gli altri. Inoltre tali immagini sono incredibilmente diseducative per i ragazzi, in quanto possono anche indurli a credere il sesso sia qualcosa di volgare e negativo che va consumato come un oggetto, mentre dovrebbe essere una componente dell’amore che esiste tra due persone che si amano. Senza considerare che la ripetitività e la monotonia dei filmati pornografici, sempre osceni e a volte violenti, si imprimono nella mente dei ragazzi come inchiostro assorbito dalla carta.
E’ evidente che questi siti e l’uso sconsiderato di Internet stanno entrando nella psiche dei giovani, trasformandoli inesorabilmente. Fino a poco tempo fa chiunque poteva affermare di avere il controllo di cellulari e computer, mentre ora molti sembrano posseduti da loro, come se, senza, non potessero vivere: gruppi interi  di ragazzi che, seppur nello stesso luogo, guardano ognuno il proprio cellulare; coppie che parlano solo attraverso messaggi; amici che, invece di potersi consolare con un abbraccio, lo fanno attraverso lo schermo di un telefono. Quante volte abbiamo visto scene del genere?
Occorre moderarsi, agire con intelligenza, fermarsi, capire, riflettere, non demonizzare il mezzo, ma neanche sottovalutare la potenza che esso può esercitare sulla nostra psiche e sulle nostre relazioni umane. La vita non può essere racchiusa in una scatola di plastica o di alluminio che sia.
Allora guardiamoci in viso, e rallentiamo questa corsa che ha l’oblio dietro di noi e la confusione davanti ai nostri occhi.
Osimo, 29-3-2016
Maria Sofia Proserpio
Classe 2^C
Istituto Comprensivo F.lli Trillini
Secondaria di Primo Grado Giacomo Leopardi